giovedì 11 agosto 2016

Il nostro nuovo Parrot Bepop 2



Ci pensavamo da tanto a comprare un piccolo drone per fare riprese aeree, ma io ero fortemente indeciso, come mi succede sempre prima di un acquisto “importante”  :-)

Ero diviso fra il Parrot Bepop 2 e il DJI Phantom 3Advanced.

A favore del secondo la qualità della videocamera, significativamente superiore.

A favore del primo diverse cose, la principale delle quali la sua trasportabilità, in relazione alle dimensioni ridottissime.

E per Mariella il potercelo portare con noi in viaggio per riprendere i posti dove andremo era una priorità non negoziabile.


Dunque Bepop 2.

Ma rinunciare a qualcosa e, in particolare, a una migliore qualità delle riprese “mi costava”.

Nei giorni scorsi Mariella ha rotto i miei indugi e nel pomeriggio di sabato 6 agosto ho ordinato il nostro Bepop 2 in un sito di e-commerce.

Spedito martedì e arrivato a casa nostra puntualissimo la mattina di giovedì 11.

Subito abbandonati i buoni propositi di provarlo con calma in uno spazio adeguatamente ampio e subito messo in volo nel salone di casa.

Provando a pilotarlo con l’Ipad, primo tragico incidente contro la vetrina del salone medesimo. Ma per fortuna nessun danno  :-)

Nel pomeriggio, come programmato dal momento del click di acquisto su internet, primo volo “vero” ad Acicastello.

Appuntamento lì con il nostro carissimo amico Turi (e una sua amica), che nello stesso luogo la settimana prima aveva provato il suo Phantom 3 Standard.

Io emozionatissimo e terrorizzato dalla missione da compiere.

Le dimensioni del Bepop 2, infatti, sono tali da fare apparire inverosimile che possa davvero volare e farlo in maniera stabile e sicura a molta distanza dal pilota.

L’istinto, quindi, sarebbe di farlo volare “basso e vicino” :-)

Capisco che si tratta di un problema “psicologico” e decido di ignorare le paure e … partire!

Imitando alcune inquadrature di un bellissimo video che si può vedere a questo link - e che riporto qui sotto - punto verso il Castello e faccio alcune prove di pilotaggio.

Le prove in questione sarebbero molto semplici se l’obiettivo fosse solo quello di condurre il drone, ma in questo “gioco” il volo è legato alle riprese e bisogna imparare a pilotare in maniera che non solo il drone faccia ciò che gli ordiniamo, ma – per certi versi soprattutto – che il suo volo produca inquadrature e immagini meritevoli di essere riviste.

Trovo il coraggio anche di sperimentare due tonneau e un looping, che non servono a nulla, ma danno lidea che questo dronino è incline al divertimento.

Provo il sistema di ritorno automatico. Fantastico!!! Il drone ritorna sul punto di decollo con una sorprendente precisione millimetrica.

E, infine, faccio atterrare il nostro nuovo giocattolo.

Emozione grandissima.

Grande divertimento.

Soddisfazione per l’acquisto.

Questo piccolo drone, infatti, è veramente sorprendente.

Stabilissimo e obbediente.

La qualità delle riprese è ottima, considerato il fine al quale sono destinate: l’emozione è tutta per le inquadrature e per il nuovo “punto di vista” della telecamera.

Il miracolo, ovviamente, lo fa l’elettronica, che nel caso di specie consiste in:

- Una telecamera a stabilizzazione verticale che scatta un’immagine del terreno ogni 16 millisecondi e la confronta con la precedente per determinare la velocità di Bebop 2.

- Un sensore a ultrasuoni che analizza l’altitudine di volo fino a 5 metri e si completa con un sensore di pressione.

- Un sensore di pressione che misura la pressione atmosferica e analizza l’altezza di volo oltre i 5 metri.

- Un giroscopio a tre assi che misura l’angolo d’inclinazione del drone.

- Un accelerometro a tre assi che misura la posizione del drone e la velocità lineare.

- Un magnetometro a tre assi che aiuta a definire la posizione del drone, come se fosse una bussola.

- Un chipset (GNSS) che associa i dati GPS e GLONASS e geolocalizza il drone aiutando a misurarne la velocità, mantenendolo stabile anche ad alta quota.

Qui sotto alcune foto, un montaggio video con una sintesi del primo volo, un bellissimo montaggio di Anthony Ehret e un video pubblicitario di Parrot. Il video del volo con la telemetria è di qualità inferiore al video originale, perché il software che sovraimprime i dati (il Virb di Garmin) lo salva in una qualità meno soddisfacente.

Altra cosa fantastica è che il drone invia all’Ipad tutti i dati del volo e l’app dell’Ipad, non appena si collega a internet, li archivia in un cloud.

Ancora da provare le modalità “follow me” e “flight plan”, delle quali ci sono decine di video su Youtube. 



































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