Era una scommessa impegnativa.
L’occasione di tornare a volare con Mariella dopo una pausa obbligata tanto lunga e complessa.
La spinta ad andare era l’occasione di condividere un bel giro per castelli tedeschi e francesi con amici cari, piloti molto competenti.
Volare con persone care e condividere competenze di volo è insieme una gioia e un grande arricchimento.
Il contro era un meteo difficile e molto mutevole.
Io ero fortemente tentato di rinunciare, per non rischiare che il ritorno ai viaggi fosse una falsa partenza e scoraggiasse iniziative future.
Ma Mariella è stata – come sempre – incoraggiante e determinata.
Ed è stato un viaggio bellissimo ed entusiasmante.
Sette tappe per complessive 2.272 miglia nautiche (corrispondenti a 4.208 km), percorse in complessive 15 ore e 53 minuti di volo alla velocità media di 143 nodi (265 km/h).
Quasi tutti i voli molto spettacolari.
A cominciare dal primo – la tratta da Catania a Dominio di Bagnoli – fatta a 12.000 piedi, stando per quasi tutta la rotta sopra la copertura nuvolosa lungo gli Appennini (ma in sicurezza, perché vedevamo alla nostra destra la costa adriatica pulita).
Il meteo impediva di andare in Germania dal Brennero e, quindi, siamo passati dalla Slovenia, andando a Portorose.
Altro volo pieno di emozioni, quello sulla Slovenia, da Portorose a Krems (in Austria), coperta di nubi e di montagne innevate.
E poi la pianura tedesca, seguendo a bassissima quota il Reno e la Mosella (lì c’è spazio “G” da terra a 1.500 piedi AGL).
Bellissimo volare in formazione (larghissima), seguendo con lo sguardo le evoluzioni degli altri.
A Treviri, al confine fra la Germania e la Francia, gli amici hanno proseguito per Blois e La Rochelle e noi, invece, siamo rientrati dal Brennero, perché dovevamo essere a casa entro il 2 maggio e volevamo anche passare a trovare i nostri figli a Bologna.
Peraltro, nonostante questa necessitata rinuncia alla splendida parte francese del viaggio, siamo quelli che hanno volato più a lungo, perché la Sicilia è tanto lontana dall’Europa.
Mariella è stata bene e, come sempre, tanto generosa nel subire percorsi e discorsi più aviatori che turistici.
Gli amici generosi e splendidi.
Un viaggio che ricorderemo per tanti motivi, ultimo dei quali l’andare in giro con i giacconi pesanti ai primi di maggio.
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