L’idea, come sempre, era di
Silvio!
Andare a Kythira, isola greca
poco a sud del Peloponneso, caratterizzata dall’essere fuori dai circuiti del
turismo di massa.
La Grecia che ci piace
moltissimo. Bellissima, con una mare unico, abitata da persone deliziose,
accoglienti, gioiose, serene.
L’ennesima versione del “Mediterraneo”
di Salvadores.
Scelta, poi, anche perché il
suo aeroporto non è fra quelli “presi” dai tedeschi di Fraport, che pretendono
costi di handling inavvicinabili (anche se, poi, a Kythira, pur essendo soci
AOPA, abbiamo comunque pagato una fra le cifre più alte di sempre per i nostri
viaggi: € 93,00).
Il viaggio era stato organizzato
per andare con tanti amici il fine settimana precedente, ma, poi, per ragioni
diverse, gli altri hanno dovuto rinunciare e siamo rimasti Mariella e io.
E i nostri cari amici Angela
e Franco, da Celano.
Riorganizzato il tutto per il
fine settimana dal 25 al 28 maggio e ottenuti nuovi PPR per quelle date.
Le tappe previste erano, per
noi, da Catania Fontanarossa all’aviosuperficie Corte de Droso, in Puglia,
ospiti del carissimo e pazientissimo Antonio.
Angela e Franco vi sarebbero
giunti da Celano.
I piccoli aeroporti greci
hanno orari di apertura molto limitati, che cambiano da una stagione all’altra.
In questo periodo Kythira è
aperto, nei giorni che ci interessavano, dalle 7.30 alle 12.00 LT,
corrispondenti alle 6.30 e 11.00 italiane.
Dunque, dovevamo partire da
Corte la mattina presto ed essere lì dal giorno prima.
Giovedì 24 maggio sia io che
Mariella avevamo impegni in ufficio non eludibili.
Dunque, rientrato da Messina
dopo il lavoro e presa Mariella, siamo decollati da Catania Fontanarossa elle
16.25 LT e atterrati a Corte de Droso alle 18.44 LT, dopo solo 2 ore e 19
minuti di volo.
Angela e Franco erano già
arrivati da alcune ore.
Abbiamo rifornito gli aerei e
siamo andati a cena e in albergo a Maglie.
Venerdì 25 maggio, decollati
da Corte de Droso puntualissimi, alle 7.01 LT, come da piano di volo.
Copertura “scattered” a circa
2.000 piedi, che ci ha regalato belle emozioni di luce e colori con il sole
sorto da relativamente poco.
Volo perfetto costeggiando
Corfù e sorvolando il Peloponneso e atterraggio a Kythira alle 10.13 italiane,
11.13 LT.
Accoglienza squisita da parte
dell’handler e del Direttore dell’aeroporto, che ci hanno trattati come vecchi
amici (sabato abbiamo fatto il bagno con la responsabile dell’handler, Athanasia Protopsalti, e la sua
bambina Elettra nel villaggio di Avlemonas).
L’isola è stata una vera
sorpresa.
Bellissima e praticamente
quasi deserta.
Ci dicono che a luglio e
agosto c’è un po’ più di gente, ma non deve essere molta di più, se si
considera che il nostro albergo, che è fra i migliori dell’isola, il Kythira
Golden Resort, non ha più di otto stanze.
Mare da sogno.
Abbiamo vissuto dei giorni di
bellezza e pace.
Cene in posti deliziosi, con
cucina locale fresca e genuina.
L’isola ha davvero poche cose
e anche trovare dei bidoni per rifornire gli aerei è stata una piccola impresa.
Abbiamo portato con noi il
nostro drone e abbiamo fatto delle belle riprese dall’alto.
Lunedì mattina siamo ridecollati
alle 8.27 LT, diretti a Corte de Droso.
Atterrati lì alle 12.02 ora
greca, 11.02 ora italiana.
Fatto rifornimento e
ripartiti per Catania alle 13.18 LT.
Atterrati a Fontanarossa alle
15.27 LT.
Con gli occhi e il cuore
pieni di bellissimi ricordi e una voglia di ripartire al più presto con gli
amici di sempre e con Angela e Franco.
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