sabato 4 agosto 2018

A Holic, in Slovacchia



La “scusa” per volare è stata questa volta la curiosità di Stefano di andare a provare l’SD-2 Sportmaster. Aereo hangarato a Holic, in Slovacchia.

Decollati alle 7.00 del mattino LT Renato, Stefano e io sul Tecnam P2006T I-APEP di Renato, dall’aviosuperficie di Renato, ad Avola-Gallina.

E Silvio e Gabriele sul Tecnam P2006T I-SEAN di Silvio, dall’aviosuperficie di Siracusa.

Subito dopo il decollo I-SEAN ha avuto problemi di irregolarità di funzionamento del motore.

Dunque, Silvio e Gabriele sono atterrati a Catania Fontanarossa per verifiche tecniche.

Noi con I-APEP abbiamo proseguito per Brac, in Croazia, nella convinzione che Silvio e Gabriele avrebbero risolto presto i problemi tecnici e ci avrebbero raggiunti.

A Brac abbiamo rifornito e siamo ridecollati per Holic.




Atterrati a Holic abbiamo appreso che i problemi di I-SEAN erano stati causati da una fornitura di benzina verde gravemente deteriorata (ancora non si sa come).

Silvio e Gabriele hanno perso molto tempo prima di individuare il problema (non si trattava di commistione del carburante con acqua, ma di mancanza di qualità dovute della benzina), sicché non sono riusciti a raggiungerci e si sono fermati a dormire a Fano.

A Holic Stefano ha provato l’SD-2.

Poi ottima cena in un ristorante italiano subito dietro il confine con la Repubblica Ceca.

L’indomani mattina appuntamento con Silvio e Gabriele nell’aviosuperficie di Jakabszállás, in Ungheria.

Vi siamo giunti insieme intorno alle 12.00 LT.



Lì era in corso una manifestazione automobilistica, che occupava la pista in asfalto.

Ma i voli si svolgevano tranquillamente dalla pista in erba.

Nel pomeriggio abbiamo cercato di realizzare l’idea di Silvio di andare a dormire a Timisoara, in Romania, ma l’autorità aeronautica romena esige che il primo approdo nel paese avvenga in un aeroporto doganale e l’aeroporto di Timisoara richiedeva tasse di atterraggio e costi di handling per 1.054 dollari per ciascuno dei nostri aerei.

Sicché abbiamo optato per restare a cena e a dormire a Kecskemét, città a pochi chilometri dall’aviosuperficie di Jakabszállás.



Ripartiti l’indomani per l’Italia, con sosta all’aviosuperficie Falcone,  a Lavello.

Lì siamo stati accolti con grande affetto dagli amici Mauro e Michele, che ci hanno portato a pranzo in una fattoria dove producono strepitose mozzarelle.

Pranzo, rifornimento e decollati nuovamente, noi per Avola/Gallina e Silvio e Gabriele per Siracusa.

Una versione del video più lunga a questo link.






























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