Sabato 26 marzo,
da Catania allo storico Aeroporto Nicelli al Lido di Venezia (LIPV).
Decollati – da
pigri quali siamo – alle 10.08 e atterrati alle 13.30.
605 miglia (974
km) percorse tutte a livello di volo 100 in 3 ore e 22 minuti, consumando 114
litri di benzina (a una media di 33,86 litri/ora).
I-LJMA
assolutamente PERFETTO!!!!! Siamo atterrati al Lido con ancora 86 litri di
benzina sui 202 di capienza complessiva dei due serbatoi. Amo perdutamente
questa generosissima macchina.
A pranzo al
ristorante dell’aeroporto. Cibi sopraffini e splendidi amici. Una gran parte
del WEFLY! TEAM. Alessandro, Marco, Erich. E Donatella. E Roberto, venuto
apposta da Torino con il suo bellissimo RV 7 I-AMIL, accanto al quale ho
parcheggiato I-LJMA.
Poi, in vaporetto
a Piazza San Marco (abbiamo alloggiato in un residence a pochi metri dalla
piazza).
La sera a cena con Paolo e Ornella, venuti in volo da Mazzè. Dopo anni a cercare di organizzare qualcosa insieme, ci siamo incontrati a Venezia per caso.
Domenica giri per
le calli e pranzo con Margherita e Andrea, amici carissimi venuti da Asiago, in
un locale raffinatissimo.
La sera a cena
con Donatella ed Erich nel ristorante di Adrea, socio del Club Volo Papere
Vagabonde di Caposile. Cibi gourmet e amici adorabili.
Rientro al
residence a notte fonda con il vaporetto e tanta nebbia.
Lunedì mattina
pronti a partire dalle 10.00, ma bloccati dalla nebbia.
Alle 13.00
giungono i 1.500 metri di visibilità che costituiscono la minima per potere
decollare in VFR e partiamo per Ozzano.
Lì riforniamo e
ripartiamo, alle 14.34, per Catania.
Sapevo delle
difficoltà che avremmo incontrato per l’estesa copertura nuvolosa nel centro
Italia.
Proviamo la rotta
Terni-Teano-Pomigliano, volando fra livello 100 e livello 80 con visibilità
sempre più marginale fino al VOR di Teano.
Lì le cose si
fanno troppo complicate e deviamo per una rotta sul mare, scendendo a 5.500
piedi, che manterremo per tutto il seguito.
Mondragone, Lago
Patria, VOR Sorrento e poi giù giù lungo costa fino a Lamezia Terme, dove il
meteo “si apre” e cessa la foschia con la quale ci siamo confrontati fino a lì.
Il seguito è
senza storia e atterriamo a Catania alle 17.57.
591 miglia (952
km) percorse in 3 ore e 23 minuti, consumando 125 litri di carburante, alla
media di 37 litri/ora.
Un’ottima
performance, se si considera che volando più bassi che all’andata si può
smagrire di meno: devo confessare che temevo molto peggio.
Un grazie immenso
a Mariella, la mia compagna dei viaggi e della vita. Non smette di stupirmi la
sua fiducia nel pilota e il suo amore nel farsi carico della componente di
inevitabile stress delle avverse condizioni meteo.
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