Da un paio d’anni, per ragioni di famiglia, non possiamo
allontanarci da casa per troppi giorni consecutivi.
Le nostre vacanze estive sono, quindi, brevi.
L’aeroplanino ci consente di renderle intense.
Quest’anno avevamo in programma un giro che passava da Pisa
(per provare il ONE), Asiago, Lubiana (in Slovenia), Portorose (ancora in
Slovenia) e Lussino (in Croazia).
Ma nei giorni della nostra vacanza il meteo nel nord Italia
e in Slovenia è stato veramente orribile.
Così, come raccontato a questo link, siamo rimasti bloccati un giorno a Pisa per il maltempo.
Preso atto che anche nei giorni successivi seguire il nostro
programma era reso impossibile dal meteo, lo abbiamo cambiato e domenica 26
luglio siamo andati direttamente da Pisa a Lussino, dove il meteo prometteva
bene per diversi giorni.
Decollati da Valdera (LIAT) alle 10.55, siamo atterrati a
Lussino (LDLO) alle 12.32, dopo un’ora e trentasette minuti.
Lungo la rotta abbiamo sorvolato San Marino e Rimini.
L’aeroporto di Lussino è piccolo e molto carino.
Si affaccia sul mare.
E’ molto “amico” dell’aviazione generale e, per questo,
molto frequentato da aeroplani leggeri di ogni genere. Con qualcuno anche più
pesante.
Sia a Lussino che a Brac (dove siamo andati successivamente)
il servizio ATC in torre di controllo è presente solo pochi giorni alla
settimana.
Il rifornimento di benzina, invece, è sempre disponibile e
molto efficiente.
Subito fuori dalla leggera rete metallica che “delimita”,
più che “proteggere”, l’aerea dell’aeroporto c’è un piccolissimo bar con una
atmosfera molto sudamericana.
Abbiamo mangiato dei panini e “fatto amicizia” con il
titolare, che è anche tassista e ci ha poi accompagnati in albergo.
A Lussino abbiamo alloggiato nell’ottimo Dolphine Suites.
Lussino si è rivelata un’isola veramente splendida.
L’abbiamo girata con un scooter preso a noleggio.
Moltissimo verde. Mare bello e incontaminato.
Un turismo discreto e non invadente.
I cittadini del luogo cortesissimi.
Siamo rimasti due giorni e ci siamo ripromessi di tornare
assolutamente.
Un posto magico!
Martedì 28 luglio, siamo decollati alle 9.17 alla volta di
Brac (LDSB), dove siamo atterrati alle 10.47.
L’aeroporto di Brac è molto suggestivo, perché si trova
nella parte alta dell’isola, a 1.776 piedi.
Quando siamo ripartiti, decollando dalla pista 22 si sbuca
improvvisamente a 2.000
piedi sulla spiaggia di Bol!
Quando siamo atterrati non c’era servizio ATC in torre, e
abbiamo operato con le chiamate all’aria, insieme a un Cessna 172 atterrato
poco prima di noi.
L’handling e l’accoglienza in aeroporto assolutamente
eccellenti, a un prezzo onestissimo.
L’isola di Brac l’avevamo già visitata anni fa, in moto.
L’abbiamo rivista con piacere, ma perde decisamente il
confronto con Lussino.
Clima più caldo e turismo più “invadente”. Non è stato
facile trovare una stanza in un hotel.
Giovedì 30 luglio siamo rientrati in Italia.
Invece di fare una rotta diretta da Brac a Catania (che
l’autonomia del nostro aereo ci avrebbe consentito), ne abbiamo approfittato
per scoprire l’aviosuperficie Sibari fly, a Sibari.
Si tratta di una struttura sita nella bellissima Calabria, gestita con grande generosità e lungimiranza.
Nel sito a questo link si trovano tutte le informazioni
utili.
L’aviosuperficie è convenzionata con un bellissimo villaggio
turistico – il Club Nature Village - e per la modicissima cifra di venti euri a persona offre un servizio navetta
da e per il villaggio turistico e una giornata di mare al villaggio,
comprendente il servizio in spiaggia con ombrelloni e lettini e il pranzo al
buffet.
Fatto il bagno, pranzato con soddisfazione e fatta una
pennica sotto un albero accanto alla piscina.
Quindi, alle 17.08 siamo ridecollati per atterrare a Catania
alle 18.40, godendoci lungo la rotta lo spettacolo della vista di Stromboli e
delle Eolie.
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Le foto, qui sotto, si possono vedere in un formato più grande cliccandoci sopra. Queste e altre si possono vedere su Flickr, a questo link.
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